Il concetto racchiuso nelle parole "semantic web" incorpora numerosi argomenti anche estremamente complessi. Capire alcuni degli elementi che compongono questo concetto è tuttavia essenziale per acquisire una corretta visione d'insieme su come lavorano e come lavoreranno, sempre di più in futuro, i motori di ricerca.
L'ottimizzazione delle Keyword è una pratica che presto scomparirà dal momento che i grandi motori di ricerca (Google in primis, ma anche Bing, Yahoo, ecc.) sono sempre meno interessati alle "Parole chiave" e sempre più attenti ad interpretare contenuti, persone, posti ed "entità" caratterizzate da una collezione di informazioni che ne descrivono le proprietà.
In pratica i motori di ricerca non risponderanno più ad una ricerca con il risultato più pertinente per quelle parole chiave, ma, dove possibile, proveranno ad interpretare la ricerca effettuata fornendo in risposta "l'entità" o più genericamente la risorsa web, il cui contenuto è più pertinente con la ricerca.
Il mantra ideato da Google è piuttosto esplicativo per questo concetto: "Things not strings". Un esempio chiaro dell'applicazione di questo concetto è la differenza tra Wikipedia e Dbpedia: la prima è fondata su parole chiave, la seconda da una serie di entità, ciascuna con un suo identificatore univoco (URI). Questo radicale cambiamento del criterio di funzionamento dei motori di ricerca è fortemente influenzato dal mercato dei "Mobile", settore che non conosce crisi e che sta rivoluzionando enormemente l'approccio al web degli utenti.
Chiunque abbia usato un motore di ricerca conosce cosa significhi "raffinare una ricerca", azione che si sostanzia nell'aggiungere o togliere parole per ottenere un risultato di ricerca soddisfacente. Tale operazione, soprattutto su dispositivi mobili, risulta particolarmente tediosa, motivo per il quale i motori di ricerca stanno cercando di elaborare strategie per fornire all'utente i giusti risultati sin dalla prima ricerca liberandoli così dal compito di dover raffinare successivamente i criteri. Un'altra situazione presa in analisi dai motori di ricerca è quella in cui l'utente effettua una ricerca diretta di un informazione, esempio: "quanto è alta la torre Eiffel".
Il trend è quello di inserire la risposta direttamente nei risultati della ricerca senza costringere l'utente a dover caricare e navigare una pagina web per reperire una semplice informazione.
Ulteriore concetto fondamentale per comprende come funziona il web semantico sono le "Triple", ovvero, in breve, un meccanismo con il quale si esprime una relazione tra due entità che consente di mappare le relazioni di altre entità con le prime due. Ecco un esempio per rendere meno astratto il concetto. Prendiamo in considerazione una ricerca di E-Commerce "tennis di diamanti canarino". Con le classiche keyword i risultati prodotti sarebbero dipendenti solamente dalla presenza o meno di queste specifiche parole nei prodotti. Grazie, invece, al web semantico e alle triple, è possibile interpretare la ricerca in questo modo: "tennis è un tipo di bracciale" e "canarino è il colore giallo", quindi, un risultato pertinente alla ricerca sarà "bracciale di diamanti giallo".
Adesso che abbiamo focalizzato meglio i concetti di triple ed entità, la seguente definizione di Tamas Doszkocs assume un significato più chiaro: “La ricerca semantica è una ricerca, una domanda o un azione che produce un risultato sensato anche quando la risorsa ritrovata non contiene alcuna delle parole utilizzate nella ricerca o quando la ricerca non include alcuna parola”.