L'idea di condividere codice nasce assieme all'informatica. Tra i fenomeni più significativi legati allo sviluppo dell'ITC, ha assunto particolare rilievo, l'insieme delle iniziative che ricadono sotto il termine di Open Source definibile come un processo di produzione, distribuzione ed evoluzione di software basato sull'apertura del codice sorgente e sulla sua libera circolazione.
Con la diffusione del Web e delle Reti, tale paradigma si è diffuso enormemente tanto che il futuro dell'informatica si prospetta sempre più Open Source.
Android, ad esempio, è il sistema operativo Open Source più diffuso al mondo essendo riuscito a conquistare smartphone, tablet, fotocamere e device di ogni tipo. La comunità degli sviluppatori è in costante crescita e continua a sostenere il suo sviluppo aprendo scenari in cui l'unico limite è la fantasia. Android utilizza una notevole quantità di tecnologie Open Source che permettono di fare modifiche che vanno dai semplici ritocchi grafici a veri e propri prodotti personalizzati.
Ulteriore esempi di software Open Source sono i diversi sistemi di Content Management (CMS) diffusi oggi in tutto il mondo: Joomla!, Drupal, Wordpress, ecc., utilizzati per sviluppare siti web, portali e piattaforme di ecommerce di qualsiasi tipo altamente personalizzabili e performanti permettendo, agli sviluppatori, di concentrarsi sugli aspetti più innovativi dei progetti e, agli utenti che si occupano di gestire le piattaforme, una manutenzione ed un aggiornamento semplice ed immediato dei contenuti.
Le piattaforme informatiche Open Source, dai sistemi operativi ai server, si sono diffuse anche all'interno delle Pubbliche Amministrazioni, sopratutto a motivo del risparmio, della flessibilità e dell'affidabilità che garantiscono.
Scegliere soluzioni informatiche Open Source, infatti, permette di affrancarsi dalle spese di acquisizione e rinnovo delle licenze, oltre che da quelle di manutenzione straordinaria (pensiamo alla necessità di difendersi dai virus che circolano su Internet: il maggior sistema operativo Open Source, Linux, è praticamente esente da questo pericolo).
La stessa Unione Europea si è impegnata a favore del movimento Open Source respingendo una mozione volta a proteggere i brevetti sul software considerata lesiva non solo della concorrenza ma anche dei diritti dei cittadini. Il software è stato, infatti, paragonato alla conoscenza scientifica, che, naturalmente, non può venire brevettata in alcun modo.
L'aspetto più interessante, a nostro avviso, è proprio nella tendenza di assimilare le soluzioni software Open Source al metodo scientifico con il quale vengono sviluppate: le innovazioni apportate ai programmi vengono, infatti, discusse dagli esperti e condivise liberamente. Ciò significa che il software libero non solo funziona, ma è anche sempre all'avanguardia, offrendo prodotti stabili ed aderenti agli standard, permettendo una più semplice condivisione dei file e dei contenuti e rendendo più semplice la gestione e la navigazione dei siti ed, in generale, la fruizione delle risorse multimediali.