Nel libro "Come sopravvivere nell'era digitale", l'autore e tecnologo britannico Tom Chatfield dichiara di essere un amante ed un sostenitore delle nuove tecnologie ed, in particolare, dei loro potenziali utilizzi positivi. Dichiara, tuttavia, al contempo, che l'approccio degli utenti è per lo più dannoso e improduttivo.
Nel libro vengono dati alcuni suggerimenti su come utilizzare i servizi messi a disposizione da Internet e dai nuovi dispositivi di accesso alla Rete cercando di non diventare degli "alieni" dalla realtà che ci circonda. L'invito dell'autore è quello di rimanere profondamente "umani" nonostante la presenza sempre più "ingombrante" della tecnologia e la pervasività globale delle informazioni.
Evidenzia, inoltre, la presenza di numerose contraddizioni in un mondo nel quale, sempre più, "reale" e "virtuale" si ritrovano mescolati insieme (ndr vedi le prospettive offerte dalla Realtà Aumentata). La libertà d'espressione e la democrazia che i social network hanno avviato, ad esempio, si scontrano quotidianamente con problemi di privacy e di salvaguardia dei dati personali degli utenti. A tal proposito Chatfield si chiede: sarebbe possibile non considerare più tale aspetto e vivere in un'era post-privacy?
A questo proposito, vogliamo anche noi fare alcune riflessioni.
Concordiamo con l'approccio "positivista" dell'autore nei confronti delle nuove tecnologie e delle opportunità che ci regalano e ci regaleranno, in misura maggiore, nel prossimo futuro.
Tuttavia, riteniamo non si debba prescindere dal valutare con equilibrio e saggezza l'importanza della sfera privata delle singole persone che dovranno sempre conservare la possibilità di condividere ma anche di mantenere riservate alcune informazioni.
A nostro avviso, la soluzione per conciliare la salvaguardia della nostra libertà con il sempre crescente bisogno di essere "connessi", risiede nell'apprendere un utilizzo più consapevole di questi strumenti guidati dalla nostra intelligenza e da un profondo senso della realtà non dimenticando che ciò che diciamo o scriviamo sul web può essere visto, ascoltato ed utilizzato da altri sia nel bene che nel male.
Consapevoli di questo, sfruttiamo le enormi possibilità che ci si presentano dinanzi volgendole a nostro favore senza cadere nella trappola di ritenere che, per quanto evoluta ed "intelligente" possa diventare la realtà che ci circonda, essa non potrà mai assumere una maggiore importanza e dignità della realtà costitutiva della nostra coscienza e della nostra umanità che manterranno intatte il loro valore a prescindere da qualsiasi progresso o nuova tecnologia intervengano in futuro a modificare i nostri costumi o stili di vita.