La risposta sta nelle nuove frontiere aperte dalla Realtà Aumentata che sta diventando sempre più rilevante grazie, soprattutto, allo sviluppo di applicazioni mobili che consentiranno, attraverso l'uso di smartphone, tablet e, a breve, di occhiali, di aggiungere, sovrapporre o sottrarre informazione alla realtà mentre la osserviamo.
Molte le applicazioni già in uso e le sperimentazioni in corso: finestrini del treno che diventano giochi per intrattenere i bambini durante il viaggio, esplorazioni interattive di ciò che ci circonda che permettono, ad esempio, ad un turista di visionare dati su ristoranti, musei, negozi semplicemente inquadrandoli con una videocamera, l'utilizzo di occhiali per leggere giornali, guardare foto o video o controllare l'email attraverso semplici comandi vocali.
Potremmo, inoltre, finalmente vedere come sta un nuovo articolo d'arredo proiettandolo all'interno della nostra casa per poi, magari, produrne una stampa tridimensionale con una stampante 3D.
Libri, videogiochi, progetti e ricerche nel campo della medicina potrebbero davvero rivoluzionare l'esistenza e l'assistenza di alcune categorie di malati.
Per non parlare dell'advertising e del marketing che acquisiranno un impatto emotivo strabiliante riuscendo ad influenzare in modo più efficace le scelte e i costumi delle persone invitando, ad esempio, i clienti a manipolare ed interagire con gli oggetti in un modo nuovo più stimolante e coinvolgente che li renderà più informati e partecipi dei processi decisionali e, a loro volta, creatori di contenuti digitali.
Con la realtà aumentata si mescola, pertanto, la realtà fisica con quella virtuale. Sarà come immergersi in un mondo nuovo fortemente interattivo e fluido che si potrà costruire e comporre in tanti modi possibili regalando all'utente finale effetti sensoriali virtuali mai stati così fortemente realistici.
Ci chiediamo, a questo punto: sarà la realtà fisica a sovrapporsi a quella virtuale o viceversa?