Siamo nell'era del mobile. Oggi, non c'è operazione che non si compia o non si possa compiere in mobilità attraverso l’utilizzo di dispositivi quali smartphone o tablet, il cui utilizzo risulta sempre più in crescita anche nelle fasce d’età più giovani (sotto gli 11 anni) e più anziane (sopra i 70).
Ricordiamo, inoltre, che passiamo, in media, 2,8 ore al giorno davanti al nostro cellulare e solo 2,4 davanti al desktop o laptop.
Se il mobile rappresenta, senza dubbio, il nostro presente e il nostro futuro, non si può dire, invece, che le spinose problematiche legate alla ottimizzazione dei tassi di conversione degli utenti sul web abbiano trovato, in questo epocale cambiamento, una soluzione chiara e condivisa.
Quella del tasso di conversione rimane ancora, infatti, una tematica più che mai aperta per una serie di questioni che sono sotto il vaglio della comunità degli sviluppatori, realizzatori di siti web, studiosi di marketing digitale e web agency che vanno ad intersecarsi con vari contesti della quotidiana routine dell'utente medio del web.
Problemi di connettività, insicurezze degli utenti, difficoltà di navigazione, siti web non adeguatamente progettati e realizzati, sono solo alcune delle variabili che influiscono nella trasformazione del visitatore in cliente.
Uno degli aspetti che riguardano da vicino gli aspetti della conversione degli utenti di chi vende o propone servizi e beni sul web è quello che viene definito responsive web design, ovvero, quell’insieme di tecniche e accorgimenti di sviluppo web che permettono la visualizzazione ed il corretto adattamento di un sito internet a qualsiasi tipologia di risoluzione o device.
Il dibattito sul responsive è accesissimo. In campo accademico, c’è, addirittura, chi lo considera "tossico" per la conversion non ritenendolo, per il mobile, la soluzione migliore almeno in quei casi in cui non venga correttamente interpretato e applicato.
Raphael Paulin Daigle, esperto di Growth Marketing, ad esempio, afferma: "Quando tutto ciò che fa il nostro sito web è ridimensionarsi in base alle misure dello schermo, sicuramente diventa più utilizzabile, ma non stiamo prendendo in considerazione i possibili cambiamenti del contesto e dell'ambiente".
In effetti, come contraddire questa affermazione? Nella quasi totalità dei casi, un utente mobile è un'identità in continuo movimento che ha poco tempo per visualizzare i contenuti dal suo smartphone ed ha bisogno che tutto sia il più possibile intuitivo e facile da raggiungere, magari in pochi click.
Immaginiamo la difficoltà nel dover inserire una password in un campo predefinito, di zoommare una pagina o effettuare un acquisto, il tutto, magari, mentre si sta camminando per la strada. Risulterebbe praticamente impossibile. Ecco perché la valutazione dell'ambiente di fruizione e lo studio dell'utente risulta fondamentale per realizzare siti web in grado di convertire.
La diversità dei contenuti che i vari device richiedono è un aspetto essenziale. Per accrescere il tasso di conversione, infatti, le web agency devono, non solo pensare alle caratteristiche specifiche e tecniche del singolo device, ma anche soddisfare e rendere piacevole la user experience del potenziale cliente. Chi effettua una ricerca da smartphone solitamente è un'utente che non ha molto tempo a sua disposizione e necessita di risposte veloci.
Molte statiche, d’altro canto, mostrano che il numero di utenti che, anche da casa, si connettono ad uno smartphone per effettuare delle ricerche è cresciuto sensibilmente negli ultimi anni, a dimostrazione del fatto che le nuove tecnologie digitali stanno modificando sempre di più anche le nostre quotidiane abitudini di ricerca sul web.
Quando si parla di responsive web design è difficile ignorare la disputa tra sito mobile dedicato o sito web responsive. Quel che è certo è che, per gli utenti finali la differenza tecnica e tecnologica tra le due soluzioni non risulta avvertibile. Ciò che è fondamentale è l’esperienza avuta nell’utilizzo della piattaforma e se quest’ultima è riuscita a condurlo, agevolmente e senza incertezze, a raggiungere i suoi obiettivi e a soddisfare i suoi bisogni sia consapevoli che latenti.
Ciò che, certamente, nessuno desidera è di provare, durante la visita di un sito web, sensazioni di smarrimento o disorientamento rispetto ai propri obiettivi di acquisto o ricerca di informazioni. Alcuni studi relativi di web usability hanno dimostrato che un utente che entra in un sito, decide entro pochi secondi cosa fare, ovvero, rimanere e compiere azioni di conversione, oppure, abbandonarlo e rivolgere sua la ricerca su un sito internet concorrente.
E' necessario pertanto che, in pochissimo tempo, l'utente possa poter veder soddisfatte le sue richieste trovando adeguate soluzioni o proposte. Se così non fosse, in una sola manciata di secondi, un’ecommerce (ma anche un semplice sito vetrina) potrebbe perdere un potenziale cliente e vedere compromessa, addirittura, la sua brand reputation.
In questi termini, risulta facilmente comprensibile, anche ai non addetti ai lavori, che ciò che rileva non è la tecnologia ma l’applicazione di quest’ultima allo scopo di fornire una migliore esperienza di fruizione del sito web. Quella tra sito mobile dedicato o sito web responsive è, pertanto, a nostro avviso, una falsa questione che trova la sua composizione nell’eseguire un’ottimale progettazione che ponga al centro dell'attenzione l'esperienza dell'utente, anche e soprattutto, quando si trovi ad accedere alla piattaforma da smartphone o tablet. In quest’ottica, molti web designer propongono l’applicazione di una logica di sviluppo denominata ’mobile first’, ovvero, che parta dall’analisi di wireframe e layout che siano ottimali a convertire i visitatori provenienti da dispositivi mobili.
Una buona progettazione web, in sintesi, è quella capace di dare risalto agli aspetti salienti dei contenuti del sito ma anche di trovare il giusto compromesso tra gli obiettivi che l'impresa si prefigge di raggiungere e le richieste finali dell'utente.
A tal proposito, vogliamo ricordare quanto afferma Raluca Budiu della Nielsen Norman Group: "Il contenuto mobile deve essere stratificato. Ciò non significa che dobbiamo tagliarlo (..) ma, piuttosto, che dobbiamo dare priorità all'essenziale”.
E' ovvio, quindi, che l'esperienza dell'utente, nel momento in cui entra in contatto con i contenuti di un determinato sito da un tablet o da uno smartphone, non può essere la stessa di quella che avrebbe se si trovasse comodamente seduto di fronte ad un pc desktop. Il deficit temporale che caratterizza l'esperienza mobile, allora, deve portare ad un miglioramento dei contenuti in termini di qualità, velocità di navigazione, intuitività e piacevolezza sensoriale. Inoltre, un sito web responsive o, comunque, progettato bene per una perfetta esperienza utente anche su dispositivi mobili, consente di avere vantaggi anche per quanto riguarda gli aspetti SEO (Search Engine Optimization), ovvero, l'insieme delle strategie volte a migliorare il posizionamento e la visibilità del sito all'interno dei motori di ricerca.
Si tratta, sicuramente, di un mondo nuovo e molto vasto che non smetterà di stimolare aziende, sviluppatori e web agency a lavorare con sempre maggiore cura, attenzione e competenze multidisciplinari impegnando esperti di design, comunicazione, psicologia cognitiva e, persino, neuroscienze.
La cooperazione di più ambiti si renderà sempre più necessaria per dare al sito una veste non solo tecnicamente funzionale ma anche accattivante, da un punto di vista del design, capace di rispondere ai basilari principi di usabilità.
In conclusione, ottimizzare un sito per il mobile non equivale certamente a creare contenuti responsive: lo studio, il monitoraggio e l'analisi del comportamento degli utenti, sono le vie indispensabili da percorrere per raggiungere obiettivi tangibili di fruibilità e conversione degli utenti in clienti soddisfatti i quali, con buona probabilità, ritorneranno sui vostri siti web aziendali o a fare acquisti sui vostri siti di ecommerce.