Una nuova rivoluzione coinvolgerà, con ogni probabilità, la grande Rete: a dettarla sarà l'introduzione di soluzioni basate sulla fisica quantistica che porteranno a prestazioni neppure lontanamente paragonabili a quelle odierne.
Così come l'informatica, e Internet in particolare, hanno rivoluzionato la nostra epoca, le applicazioni quantistiche rivoluzioneranno l'informatica e il web. E non solo. Introdurranno una nuova era del mondo digitale in cui a cambiare saranno gli stessi paradigmi delle odierne tecnologie di comunicazione, memorizzazione ed elaborazione dell'informazione.
Sulla base di questi presupposti, nel futuro si parlerà di "qubit" (cioè gli stati quantici di atomi e molecole) e non più di bit; i fotoni sostituiranno gli elettroni nel loro ruolo di messaggeri, le particelle di luce viaggeranno al posto degli impulsi luminosi; si parlerà di memorie quantistiche atomiche o, meglio, i singoli atomi diverranno le più piccole unità di misura della memoria.
La meccanica quantistica e la fisica subatomica prenderanno il posto della matematica e dell'elettronica. Si parlerà, quindi, in termini di "informazione quantistica", "sistemi atomici" e nuovi protocolli di comunicazione.
L'informazione sarà trasportata da particelle di luce e generata in chip allo stato solido. Dispositivi molto piccoli che saranno i nodi cruciali delle reti del futuro. E saranno necessari proprio questi "nodi stazionari" per lo scambio di informazioni quantistiche tra gli atomi attraverso i fotoni. Il nodo sarà l'elemento universale in grado di ricevere, trasmettere, elaborare, memorizzare e fare potenzialmente qualsiasi altra cosa sui dati.
Ci saranno miglioramenti notevoli in termini di prestazioni e di velocità nello scambio di informazione tra un nodo e l'altro della Rete. Anche la crittografia potrebbe diventare più sicura grazie alla natura non deterministica della meccanica quantistica, rendendo sia l'elaborazione che la codifica dell'informazione più complesse.
Le sperimentazioni sono ai nastri di partenza ma la stabilizzazione dell'intero sistema richiederà tempi molto lunghi e continue ricerche.
Prove e sperimenti su prototipi di dispositivi o piccole reti che collegano laboratori scientifici non troppo lontani tra loro sono già state avviate e costituiranno le pietre miliari della trasformazione di Internet come oggi la conosciamo. E noi? Siamo già pronti per questa nuova era?