Come ogni anno, è tempo di bilanci per il mercato dell'Ecommerce del nostro Paese. Ecco, allora, una sintesi ragionata dei principali trend di settore, elaborata a partire dalle statistiche contenute nel report della Casaleggio Associati per il commercio online italiano del 2018.
Iniziamo con l'affermare che il trend relativo all'utilizzo della Rete continua ad essere costantemente in crescita anche in Italia dove ha raggiunto quasi il 90% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni.
I collegamenti da dispositivi mobili hanno ormai superato quelli da dekstop, cosa che ha portato i motori di ricerca e Google in particolare, all'attribuzione di una sempre maggiore rilevanza a siti web e piattaforme di tipo responsive sviluppate attraverso un approccio “mobile first”.
I settori merceologici che hanno manifestato una crescita maggiore sono quelli della salute e della bellezza (+39%), quello del fashon e della moda (+28%) seguito, a poca distanza, da quello alimentare e della spesa online. Cresce, anche se più lentamente, l'editoria grazie a servizi digitali come Spotify, Netflix ed Infinity che hanno stanno guadagnando i favori di un numero sempre maggiore di utenti.
La crescita dei Social e del mobile sta portando ad una crescente propensione delle aziende a presidiare tutti i canali di comunicazione disponibili sul mercato. Si registra, pertanto, nel 2018, un 17% delle aziende organizzate con una consolidata presenza multicanale, un 37% che ha già avviato un percorso di differenziazione nelle proprie attività di comunicazione ed un 12% che ha pianificato di implementarla nel 2019.
Cresce, in controtendenza, una sincronia tra l'online e l'offline, con un consumatore che cerca, proprio presso punti vendita fisici, un'esperienza di acquisto migliore di quanto non possa sperimentare online, dando la propria preferenza a quei brand in grado di produrla. Dato, quest'ultimo, confermato anche dal colosso Amazon che, per continuare a crescere, ha scelto di assecondare questa tendenza, aprendo dei negozi fisici.
Per le aziende che intraprendano la via dell'ecommerce, diventa sempre più decisiva la progettazione di ottime esperienze di acquisto su dispositivi mobili (smartphone, in primo luogo), dal momento che cresce, senza sosta, la loro presenza ed il loro ruolo nel processo di acquisto del consumatore. Nel 2018, inoltre, l'utilizzo di assistenti vocali, come Alexa, Siri, Google Now e Cortana, ha registrato addirittura un aumento del 23% a testimonianza che l'impiego di tecnologie di vocal search, rivestirà un ruolo sempre crescente diventando parte integrante delle attività di numerose aziende nel prossimo futuro.
In questo contesto, il consumatore sta assumendo, in misura maggiore, l'attitudine a partecipare alle attività ed alle iniziative dei diversi brand, implementando un processo di comunicazione a due vie con le diverse realtà aziendali con le quali entra in contatto. Anche a tal proposito, sempre più praticate diventano le attività di spinta personalizzazione del servizio o del prodotto allo scopo di soddisfare le diverse esigenze del consumatore. Esempi ne sono Spotify che propone playlist su misura, Adidas con le sue sneakers personalizzate o servizi on demand offerti da Amazon Prime o Netflix.
Nel 2018, si è anche registrata, inoltre, anche un'evoluzione consistente del mondo della logistica che sta lavorando per servizi di consegna sempre più rapidi (anche one day delivery), sulla possibilità di scegliere l'orario preferito per le consegne e su policy sui resi facilitate.
Per le attività di digital marketing, la tendenza è quella di investire maggiori risorse in attività di advertising e social media marketing, attività che hanno mediamente superato i budget investiti per servizi di ottimizzazione SEO.
Per gli Ecommerce italiani si è registrato un aumento del fatturato prodotto all'estero, passando da una media di 29% del 2017 ad un 30% del 2018 rispetto al fatturato prodotto in questo settore sul territorio nazionale. Si registrano, inoltre, all'estero, diversi risultati positivi relativamente alla percezione del marchio Made in Italy, specialmente nel segmento dell'alimentare e del fashion.
Anche nel 2018, Facebook risulta essere il canale di comunicazione preferito dagli ecommerce italiani con un 71% del campione che lo giudica efficace. Tuttavia un ruolo più importante lo ha svolto anche Instagram, attestandosi come il social con i tassi di crescita maggiori.
Per quanto riguarda le piccole realtà del commercio elettronico, si sono osservate possibilità di crescita di del settore della produzione personalizzata ed artigianale nella quale il prodotto non è più creazione per la massa ma un qualcosa di unico e di raro e, per questo, più prezioso rispetto ad una produzione di tipo standardizzato o industriale. Tuttavia, specialmente in ambito startup, si rintracciano raramente modelli di business che puntano ad un ritorno dell'investimento nel breve periodo, indirizzando le proprie preferenze verso modelli più resilienti che tendano a perdurare nel tempo implementando una costante attività di adattamento ai frequenti cambiamenti tecnologici e di mercato. Le difficoltà maggiori per le imprese che vogliano lavorare nel lungo periodo, tuttavia, risiedono non solo nella difficoltà di adeguamento ai nuovi scenari, ma anche nella possibilità di poterli prevedere ed indirizzare in maniera efficace.
Trai fattori che rendono difficile l'esecuzione di piani previsionali efficaci, troviamo:
- i trend generazionali, ossia, le diversità comportamentali che caratterizzano le diverse generazioni;
- classi sociali che si caratterizzano sempre più per affinità di consumi e nuove modalità di aggregazione;
- il baricentro del mondo che tende a sviluppare nuovi e differenti equilibri macro-economici e commerciali;
- il mutare del comportamento delle grandi aziende nella costante di ricerca di un equilibrio tra attività online ed offline.
Dobbiamo sempre tener presente che il futuro degli Ecommerce non potrà essere caratterizzato, per sempre, da tassi di crescita a doppia cifra quali quelli registrati sin'ora. Si arriverà, quindi, nei prossimi anni, ad un nuovo equilibrio nella struttura tra i diversi canali di vendita, specialmente tra l'online e l'offline. Andremo incontro, probabilmente, ad una riduzione ancora più marcata dei diversi canali di intermediazione, sia per i prodotti che per i servizi offerti. A livello locale, inoltre, andrà sempre più ad aumentare lo scontro tra i big player e le piccole realtà locali.
Ciò nonostante, l'ecommerce e il mondo digitale in generale, che si tratti di piccole, medie o grandi realtà, costituirà sempre una parte più rilevante nelle strategie delle aziende italiane, sia nelle attività locali, sia a livello nazionale ed internazionale.