Iniziamo col dire che si tratta di un servizio e non di una tecnologia e che, anche se non ce ne rendiamo conto, tutti noi usiamo servizi "cloud" quotidianamente sia nel privato che sul lavoro: in ambiti finanziari, nel settore pubblico, nei trasporti o nei media fino all'utilizzo personale per lo storage dei dati sui nostri smart phone, il download delle ultime app, l'uso dei social media e molto altro.
Il cloud computing è, ormai, una realtà irreversibile che aiuta enti pubblici, settori produttivi e singoli cittadini a far fronte alle sfide di oggi.
Ma il mondo dei servizi cloud può anche non essere semplice da approcciare, sopratutto per le aziende in cerca di soluzioni ibride, efficienti e collaborative in grado di offrire l'agilità e la scalabilità necessaria a soddisfare le proprie esigenze di business: utility computing, utility software, consumerizzazione, rich media video, proliferazione di device con diverse esigenze di connettività ed elevati requisiti di sicurezza.
Uno dei potenziali vantaggi del cloud computing del futuro sarà nel modello "app store", ossia, nella possibilità di selezionare i servizi desiderati online e di implementarli quasi all'istante con un click ed una transazione mediante carta di credito. L'IT diventerà, pertanto, più che mai un'area strategica ed orientata alle persone.
A cambiare non sarà soltanto la tecnologia ma anche noi e le nostre aziende. Senza le risorse umane ed i processi che servono, il cloud computing non potrà portare incrementi di produttività, né, tanto meno, maggiore efficienza ed innovazione.
Che si tratti di realizzare un piccolo progetto o di introdurre un cambiamento di portata significativa il nostro consiglio è quello di valutare bene gli eventuali vantaggi di una collaborazione con un partner esperto di settore al fine di sviluppare soluzioni personalizzate così da poter decidere e gestire ogni singolo aspetto in base alle vostre specifiche esigenze.