La costruzione di appartamenti di piccole dimensioni è, da sempre, argomento trattato nei romanzi di fantascienza in tutte quelle situazioni in cui la sovrappopolazione ha ridotto ai minimi termini lo spazio vitale disponibile per ciascun individuo.
In realtà, ci sono alcune aree sul globo terrestre nelle quali la densità abitativa è talmente elevata da giustificare l'esecuzione di ricerche specifiche allo scopo di raggiungere la massima ottimizzazione possibile degli spazi abitativi (pensiamo, ad esempio, al Giappone che con i suoi 350 abitanti/km^2 ha una densità circa 7 volte superiore alla media mondiale).
Proprio in tali aree, infatti, stiamo assistendo alla nascita di progetti di "micro-houses" che di piccolo hanno davvero solo le dimensioni essendo ingegnerizzate e progettate ad un livello tecnologico che ha davvero dell'incredibile.
Il gruppo Changing Places del MIT Media Labs ha affrontato il problema immaginando (e realizzando) un'abitazione comprensiva di tutti i comfort in soli 18 metri quadrati. Il progetto, denominato "CityHome", consiste nella creazione di un box "intelligente" che utilizza un modulo base chiamato "RoboWall" in quale permette di modificare e personalizzare le stanze in tempo reale sulla base delle esigenze dell'utilizzatore.
Diversi sensori e motori, infatti, permettono all'utente, utilizzando semplicemente "gesture" o comandi vocali, di aprire il letto, di espandere lo spazio a disposizione per ospitare una sala da pranzo per sei, di avere facile accesso alla doccia o ai sanitari, rimodulando lo spazio e gli arredi in funzione delle esigenze specifiche del momento. Il ricercatore alla guida del progetto Kent Larson ha annunciato che il concept presentato verrà presto introdotto sul mercato attraverso una startup o uno sponsor commerciale.
E' proprio il caso di dire che la Fantascienza (come già, comunque, accaduto molte altre volte in passato), si è trasformata, di nuovo, in solida, reale e concretissima Scienza!