L'osservatorio “Mobile & App Economy” del politecnico di Milano ha recentemente scattato un’interessante fotografia dello stato della "new economy" italiana.
I dati che emergono dalla ricerca evidenziano come la diffusione delle tecnologie di tipo ‘Mobile’, unita ad una connettività sempre più veloce ed alla riduzione dei costi, stia creando, anche nel Bel Paese, un circolo virtuoso impattante sui comportamenti di milioni di consumatori ed investitori: entro la fine di quest'anno, ci saranno più di 30 milioni di utenti che, mensilmente, navigheranno sul web utilizzando smartphone e tablet.
Di questa grande mole di utenti, secondo le attuali indagini statistiche, un terzo ha scaricato software a pagamento, il 20% acquista prodotti o servizi online, l’80% interagisce con la pubblicità ed oltre il 50% si augura di poter utilizzare i dispositivi mobili come strumento di pagamento in sostituzione della carta di credito.
L'impatto economico generato dall'ecosistema ‘Mobile’, già nel 2013, ha fatto segnare un valore pari a circa il 2% del Pil nazionale e non occorre essere profondi conoscitori di dinamiche economiche o tecnologiche per capire che non ha ancora raggiunto nemmeno lontanamente il suo potenziale.
Le prospettive di espansione di questi mercati sono enormi. E’ sufficiente analizzare progetti già avviati come quello delle “Smart Car” o della “Wearable Technology” (“tecnologia indossabile”), per capire che il futuro sarà sempre più popolato da dispositivi elettronici di tipo “Smart Objects” (si pensi, oltre ai progetti sopra nominati, ai frigoriferi o agli altri elettrodomestici intelligenti, ai sistemi di illuminazione in grado di interagire con l’ambiente, ecc.).
Secondo le stime del Politecnico, il “Mobile Commerce” crescerà dagli attuali 1.2 miliardi a oltre 7 in meno di due anni, mentre le vendite di contenuti fruibili tramite dispositivi mobili raddoppieranno nei prossimi 3 anni. Si svilupperà, parallelamente, il cosiddetto mercato del “Mobile Proximity Payment”, ovvero, dei “pagamenti in prossimità” attraverso smartphone ed altri device similari che, già nel 2016, potrebbe arrivare a valere intorno ai 4 miliardi. Anche il settore del “Mobile POS” è stato stimato per un valore superiore ai 2 miliardi.
Il futuro della Mobile Economy, potrà, quindi, costituire un vero volano per il nostro mercato interno e per tutte quelle realtà aziendali che avranno sufficiente creatività manageriale da riuscire ad avviare nuove logiche di business incentrate su innovazioni di processo, di prodotto o di marketing, tenendo presente che il consumatore giocherà un ruolo sempre più decisivo e centrale nei processi di sviluppo divenendo, attraverso un approccio al mercato più consapevole e maturo, il focus intorno al quale dovrà ruotare, in modo flessibile, ogni tipologia di organizzazione aziendale che vorrà rimanere competitiva sul mercato interno e, a maggior ragione, sui mercati internazionali.